Loggia della Mercanzia Genova

Ha origine nel Medioevo quando nella zona adiacente al porto si effettuavano contrattazioni di merci e valute. La costruzione dell'edificio fu voluta dai Padri del Comune nel contesto della sistemazione urbanistica della piazza dopo l'incendio. Un primo edificio destinato ad ospitare mercanti e banchieri venne costruito nel 1415. Al centro era collocata una grande pietra dove il Cintraco, il pubblico banditore leggeva ad alta voce le disposizioni dell'autorità.

La costruzione venne sostituta dall'attuale nel XVI secolo. E' stata oggetto di interventi decorativi nel corso del tempo. La Loggia venne ceduta alla Camera di Commercio nel 1839 e venne restaura. In questa circostanza i due lati aperti, su piazza Banchi e su via Banchi, vennero chiusi da vetrate. Il bombardamento del 42 ne danneggiò il tetto composto da una volta a padiglione. Nel 1950 la copertura con armatura metallica portò alla riapertura con destinazione culturale.

Nella foto, di fine 1800, la piazzetta Senerega, dove, sul retro della Loggia dei Mercanti, era organizzato l'ingresso alla Borsa azionaria e, nei palazzi vicini, gli uffici dei brokers e della Borsa del Commercio

Unico ambiente a pianta rettangolare con la volta sostenuta da una serie di colonne doriche binate disposte lungo il perimetro senza elementi di sostegno interno.

La loggia fotografata dalla piazza, con le arcate ben visibili. In alto, decorazioni sormontano le arcate stesse.

Sulla parete di fondo si trova l'affresco realizzato nel XVI secolo da Pietro Sorri raffigurante la Madonna in trono con bambino e i santi Battista e Giorgio, patroni di Genova.