Il 1700

Nel 1711 la proprietà cambiò nuovamente e l'edificio venne acquistato dalla famiglia Pallavicino. Il cambio di proprietà coincise con le grandi risistemazioni architettoniche e stilistiche in stile barocco. Il secondo piano divenne il centro della dimora e per questo venne dotato di nuovi affreschi a tema mitologico. Lo stesso tema venne riportato anche in giardino, arricchito da divinità e miti. Il palazzo venne ampliato a spese proprio del giardino e del primo ninfeo originale.

I rifacimenti del 1711 portarono alla "perdita" degli affreschi di Bernardo Stozzi, coperti da un controsoffito in canniccio e ritrovati solamente alla fine del XX secolo

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