Icona della Categoria "Sec.XIX"Villa Benvenuti Este

 

Uno dei parchi che rendono memorabile il paesaggio di Este con lo sfondo dei colli, dove gli edifici giocano un ruolo minore e dove il recupero dall'abbandono comincia dalle piante, dai vialetti e dalle fontane

Un parco di verde impenetrabile che caratterizza il versante accanto al Castello: così si percepisce una delle più rappresentative tenute nobiliari dei veneziani che dai primi del '500 utilizzano Este come sito di villeggiatura. Passata dai Cornaro ai Farsetti ai Benvenuti la tenuta ha cambiato faccia più volte nel parco e negli edifici, lasciando ad ogni passaggio tracce importanti.

Informazioni a cura di:
Raytrayen Beakovic Lauria (2015-2024)

Coordinate geografiche:
45.23202° 11.65558°

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Riprese e montaggio video di Ivan Zogia per la mostra MuBrOG - Muri, broli, orti e giardini: il verde nel disegno del paesaggio urbano di Este (novembre 2023)

Oggi come da oltre cinque secoli la tenuta della villa occupa un posto particolare nel panorama di Este: il versante accanto al Castello, che è rimasto un fondale alberato per le immagini da cartolina, intatto mentre gli altri spazi verdi intorno alla città scomparivano sotto le nuove case.

Dal parterre davanti alla Villa, se la vegetazione incolta lo consente, si gode una vista straordinaria di Este e della piana verso sud, simile a se stessa da secoli. E' un panorama che fa capire il motivo della scelta di una localizzazione così scomoda per chi aveva mille altre possibilità di posizionamento della propria "stanza".

Da una cartolina 1950 circa.

La Situla (vaso votivo in bronzo) Benvenuti è uno dei pezzi forti dell'archeologia dei Paleoveneti, esposto nel Museo nazionale di Este. Il nome Benvenuti deriva dal ritrovamento in una tomba , nella parte bassa del Parco della villa. E' testimonianza di un insediamento preromano importante (stimato del VII sec. AC) sulle prime pendici della collina, in un punto che allora era probabilmente sulle rive dell'Adige (passava per Este sino al VII secolo DC).

Dessegno della Terra di Este 1566

Dal disegno acquarellato di Fabri, del 1593, emergono con un certo compiacimento il segno del filare di crinale, l'abbondanza del bosco e la posizione a mezzo versante , mentre appare modesta la casa

Particolare dalla mappa "Atheste" di Girolamo Franchini, 1775

Storia / La villa attuale

Foto intorno alla meta del 1900 per il Catalogo delle ville venete

La veduta di Este di Giampiccoli (1780) riprende quella del Franchini, ma colorandola in modo grossolano, esalta gli aspetti classici della villa inserita in giardino e un brolo ordinati.

Architettura / Una villa sul balcone

Il disegno preparatorio della carta del Franchini mostra nei dettagli gli effetti potenti sul versante del parterre , e dà un senso funzionale importante alla scala di ingresso.

Palazzo Farsetti, Este, Incisione di Coronelli, 1711

Architettura / La facciata attuale

La foto , presa dalla scheda di catalogo delle Ville venete (1960/70), fa emergere una mancanza di manutenzione che, dopo 50 anni, è oggi molto più pronunciato.

Dalla Pianta Geometrica di Este, di A.Varani, 1788

Dall' Incisione di V.Coronelli, 1711, la cordonata di ingresso, che sale al parterre della Villa, sembra percorrere un crinale, con il muro di fondo forse disegnato inclinato per accrescere il senso prospettico dell'immagine.

Della salita trionfale al parterre della Villa esaltata da Jappichelli ai primi del XIX secolo oggi residua la bella e ombreggiata cordonata che da cinque secoli prosegue l'asse traversante Este dall'Arco del Falconetto al Duomo, a Porta San Francesco.

L'arco del Falconetto, a cui è dedicato un POI separato, annuncia l'antichità di un luogo ormai del tutto trasformato nelle forme, ma è ancora capace di segnare un passo di netta separazione del parco dalla città contemporanea che lo fronteggia.

Un lavoro imponente, quello per ricavare nel versante un piano ampio dove costruire una normale villa veneziana di pianura. Oggi l'effetto originale, di magnifico balcone sulla città, è molto diminuito: gli alberi ripiantati al modo romantico coprono in molte parti la vista verso sud e stanno invadendo lo spazio che era destinato alle aiole e alle bordure fiorite.

La cordonata (oggi nel bosco) che sale dall'Arco del Falconetto al parterre della villa prosegue, con una pendenza simile, sino al piano nobile, entro un porticato, posizionato come un'ala rustica della villa, che fa da quinta rispetto alla parete dello scavo settecentesco, oggi rinverdito ma sempre duro, appena dietro gli edifici.

La villa Cornaro di Padova presenta ancora un fondale teatrale del tipo pensato dal Falconetto, che forse, in forme meno complete e in modo provvisorio, è stato costruito anche ad Este.

Dalla scheda del catalogo Ville venete (1980 circa)

In attesa di un restauro complessivo, nel 2015 una parte del Parco della villa è stata resa accessibile da una serie di interventi di recupero, a cura di gruppi di volontariato, che hanno riordinato il giardino e restaurato alcuni arredi (come le fontane) e parte degli annessi rustici, ottocenteschi e con reperti più antichi.

La bella foto di Enrico Fontana mostra tutta la differenza della pineta "moderna" dal parco tradizionale veneto: irrompe il Mediterraneo, il barbaglio di luce che sostituisce le ombre umide e profonde del fogliame di pianura.

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