Palazzo Birago di Vische Torino

A pochi metri dal lungo Po, troviamo un edificio che costituisce la punta del triangolo delimitato da via Verdi e corso San Maurizio.

Nel 1847, il marchese Birago di Vische commissiona il progetto per il casino all'architetto Ferdinando Reycend. Nel 1850 il marchese richiede una sopraelevazione. La progetta Alessandro Antonelli, ma il progetto viene rifiutato. Nel 1854, un nuovo progetto di sopraelevazione di Carlo Trocelli, ottiene la concessione edilizia. Dal 1930-1931 il casino appartiene al dottore Aristide Martinelli e viene trasformato in condominio: vengono rifatte le divisioni interne, si ricava così un terrazzo e...

Rilevamento territoriale del catasto redatto da Gatti del 1822, in cui si vede il lotto triangolare ancora non edificato.

Planimetria di progetto per il casinò.

Progetto di A.Antonelli per il terzo piano del palazzo.

Si arrivò ad un progetto definitivo per la sopraelevazione dell'edificio, solo ne 1854, quando venne concesso il permesso al progetto dell'architetto Torcelli.

I cambiamenti più rilevanti vennero effettuati un secolo più tardi, quando l'edificio fu acquistato dal dottor Aristide Martinetto che lo volle trasformare in un condominio, riorganizzando la suddivisione degli spazi interni e aggiungendovi un piano ammezzato provvisto di terrazzo.

Planimetria del palazzo, quando si volle trasformarlo in condominio.

Una leggenda metropolitana narra che il palazzo fosse sede dei carbonari e che vi fosse quindi un tunnel sotterraneo di collegamento con il fiume Po.