Nel corso della Seconda Guerra Mondiale gli stabilimenti delle Ferriere sono oggetto di incursioni dell'aviazione alleata. I danni, anche se non catastrofici, contribuiscono comunque a ridurre la capacità produttiva dell'acciaieria, che passa da oltre 150.000 tonnellate a poco più di 30.000 tra il 1941 e il 1945. Teatro di violenti combattimenti tra partigiani e tedeschi nell'aprile 1945, lo stabilimento appena cessate le ostilità riprende immediatamente la propria attività, tornata a ritmi prebellici già nel 1947.