Di Giorgio Belladarda
Dopo essere nato come ospedale, adibito poi anche ad ospizio per i passanti, gli atti notarili, tra il medioevo e l'epoca moderna, attestano un susseguirsi di diversi proprietari. Nel XVII-XVIII secolo, il fabbricato verteva in pessime condizioni, quasi abbandonato e si tentarono più recuperi che non andarono a buon fine. I primi lavori risalgono al 1725 quando l'edificio, passato alla proprietà ecclesiastica, continuò la sua attività di ospizio; e fino a inizio del XX secolo non venne di nuovo toccato.