da Archivio storico Città di Torino
Cesare Pavese amava indugiare nella saletta del Caffè Elena: per pensare e per comporre, seduto al tavolino rettangolare in fondo sulla sinistra. Un testimone dell'epoca - Francesco Rosa - ha scritto: «ricordo la sera del 26 agosto 1950, erano le 20, Pavese era giù di tono, “I su strac, vadu a cugieme”». Uscì dal locale e poche ore dopo si tolse la vita.
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