La città nuova

La “città nuova” viene inaugurata in occasione dell'ingresso in Torino di Cristina di Francia che andava in sposa all'erede del ducato, Vittorio Amedeo, avviando un periodo di alleanze filofrancesi ed una fase di intensa promozione delle attività edilizie con editti che si susseguono a partire dal 1621. L'editto del '46 della reggente duchessa Cristina risulta fondamentale per la definizione della storia urbanistica della città: si determina la costruzione di una grande piazza Reale (ora piazza S.Carlo), fulcro dell'ampliamento e si stabilisce che “le case attorno a detta piazza siano fabricate sovra una medesima architettura e disegno quanto alla facciata”. Nasce così il progetto di Castellamonte per la piazza, di grande perfezione formale.

Veduta verso nord di piazza San Carlo

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