Le trasformazioni dell'Ottocento @ Il primo Ampliamento barocco

Di Andrea Gatti da ASCT Archivio Storico Comune di Torino

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Le trasformazioni dell'Ottocento

Con la demolizione delle mura voluta da Napoleone a inizio Ottocento, viene distrutta anche la Porta Nuova. Al suo posto verrà realizzato un grande piazzale alberato e, alla metà del secolo, sorgerà la stazione dei treni di Porta Nuova. Verranno anche aggiunti due nuovi isolati a testata della strada, di fronte ai giardini e alla stazione. A parte queste modifiche, la via Nuova mantiene il suo carattere: gli edifici, grazie ad un provvedimento di Carlo Emanuele II del 1672 che vietava le elevazioni della contrada oltre il cornicione, manterranno il loro carattere seicentesco fino ai grandi progetti degli anni '30 del Novecento che daranno il nuovo volto a via Roma, quello attuale. La strada ha mantenuto tuttavia fino ad oggi la sua iniziale, seicentesca vocazione commerciale.

Nella pianta di Gatti del 1823, la città si apre all'esterno, dopo la demolizione delle mura. Si nota il tessuto molto fitto e denso degli isolati, in particolare nella parte più antica, la città quadrata.

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