Di Augusto Cavallari Murat da a cura di Politecnico di Torino, Forma Urbana ed Architettura nella Torino Barocca, 1968
I primi studi per l'ampliamento della città risentono della cultura rinascimentale e propongono una struttura radiocentrica, circondata da mura che si ricollegano alla cittadella e alle vecchie fortificazioni romane - medievali. Tale impostazione per il nuovo ampliamento viene presto abbandonata a favore di una rigida maglia geometrica, fondata su elementi rettilinei tra loro ortogonali, in prosecuzione degli assi urbani esistenti all'interno delle mura: un chiaro riferimento alle origini di città romana, ma anche un nuovo spirito razionalistico, quasi cartesiano.
Un disegno dell'ingegnere Vitozzo Vitozzi, nipote dell'architetto ducale Ascanio Vitozzi. Tale proposta verrà scartata, a favore di un progetto di ampliamento fondato su un reticolo di strade ortogonale e isolati regolari.
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