L'edicola dedicata a San Giovanni Battista, risalente al XVII secolo, segna l'incrocio tra Via Ravecca e Vico Gattilusio. Il santo, a cui manca la mano destra, è rappresentato nell'atto di benedire. La cornice è costituita da un tempietto classico con marmi intarsiati. Come da tradizione iconografica, accanto al santo si trovano l’agnello e il bastone pastorale. Sul tronco retrostante si trova appoggiato un libro e, appena sotto, spunta un serpentello. Ancora, sulla roccia dove il santo poggia il piede si trova la minuscola figura di un bambino a cavalcioni. Sul piedistallo del complesso marmoreo si legge “De. Mense. Mail. 1616”, nella trabeazione invece troviamo la scritta “Vicini. Hvivs. Contractae. Hanc. Statvam. S. Io. Bap. Erigendam. Esse. Cvravere”. Ancora, sulla base: “Sic Hvmilis. Qvisnam. Clamanti. Voce. Potatvr, Severiore / Qveit. Vita. Fvlgere. Permini”. Anticamente, qui sorgeva il passaggio dei doganieri al loro posto di guardia. Fino al 1858, il vicolo era popolarmente chiamato “Vico Spuncia cù”, a sottolineare, probabilmente, i modi non propriamente gentili delle guardie durante i controlli.
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