Di Augusto Cavallari Murat da a cura di Politecnico di Torino, Forma Urbana ed Architettura nella Torino Barocca, 1968
Rispetto ai precedenti ampliamenti cittadini, quello occidentale risulta più omogeneo, improntato al decoro e alla rappresentatività. L'ultimo degli ampliamenti barocchi avviene in un periodo di prosperità e stabilità per la monarchia e la società. I nuovi diciotto isolati, destinati in gran parte a palazzi per la nobiltà e la classe borghese, hanno dimensioni ridotte e minore profondità, per consentire un maggiore numero di affacci sulle vie. Gli androni dei palazzi, spesso in asse tra loro, aprono la vista verso cortili con fondali scenografici, sottolineando così i caratteri di uniformità e anche di aulicità, propri del disegno complessivo del quartiere.
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