Di Carlo Morello da Biblioteca Reale di Torino
I due ampliamenti seicenteschi al di fuori del "quadrilatero romano", il primo verso sud (via Roma e piazza San Carlo) e il secondo verso est (via Po), avevano plasmato la capitale del ducato secondo un disegno di grande uniformità che ben rappresentava il potere assoluto e lo sforzo per poter competere con le case regnanti del tempo. A fine Seicento tuttavia l'antica città quadrata era ancora caratterizzata dalle strette e contorte vie medioevali, mentre, per la parte a ovest di tale quartiere, si pensava a una nuova edificazione nello spazio reso libero dall'abbattimento dei bastioni cinquecenteschi e le nuove mura che avrebbero completato la cosiddetta "mandorla".
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