Dopo il 1817 fu deciso l'ampliamento della città verso il fiume e la costruzione di una piazza in asse con via Po e del Borgo Nuovo; la piazza, completata nel 1825, su progetto dell'architetto Giuseppe Frizzi, fu originariamente intitolata a Vittorio Emanuele I, mentre il nome attuale le fu attribuito dopo la I guerra mondiale, quando, dovendo scegliere una piazza da dedicare alla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto, si optò per questa, poiché popolarmente già nota come Piazza Vittorio.
In questa nuova cornice fu svolta per lungo tempo anche la funzione di "piazza d'armi", complice anche il lieve dislivello del suolo che contribuì ad aumentare l'effetto scenico in occasione delle adunate militari. La piazza infatti non è in piano, ma tra il lato che immette in via Po e quello sul fiume ci sono ben 7,19 metri di dislivello. L'architetto Giuseppe Frizzi, che progettò gli edifici porticati sui due lati della piazza, li disegnò in modo tale da nasconderlo. Si può intuire questa differenza soltanto passeggiando sotto i portici verso il Po, al fondo si potrà notare che i portici sono più alti rispetto al livello di calpestio di quanto lo siano al principio della piazza.[5]