Di Politecnico 1995
La formazione della nuova piazza Vittorio, così come di altri progetti concentrati nelle grandes places torinesi negli anni venti dell'800, fa riferimento ad una legislazione favorevole alla nuova edilizia e a nuovi abitanti della città, nobili e borghesi. La dura crisi dei primi anni della Restaurazione, dopo il periodo di dominazione francese, attrae flussi di gente dalle campagne, provati dal ripristino dei dazi doganali e attratti dalle agevolazioni per nuovi investimenti immobiliari. Il gusto classicista, importato dalla Francia e i moderni concetti di spazio e funzionalità di stampo illuminista, trovano consensi in una nuova committenza di costruttori, banchieri e professionisti affermati.