Poiché la piazza sorge la dove un tempo vi era la cinta muraria, Giuseppe Frizzi dovette affrontare il problema del dislivello tra via Po ed il fiume; per stemperare gli abbondanti 7 metri di dislivello, progettò delle vie trasversali, che suddividono in blocchi gli edifici e collocò in posizione avanzata alcune delle facciate, in modo da rendere impercettibile la differenza di altezza degli edifici. Anche la dimensione stessa della piazza giocò in suo favore.