Il progetto della Contrada di Po @ Via Po

da © Archivio Storico della Città di Torino

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Il progetto della Contrada di Po

Nel 1646, nell'editto della reggente Cristiana di Francia, si legge: “proseguire l’aggrandimento di questa città sino al Pò, con un nuovo recinto i fortificazioni conforme al primo dissegno fatto fare dal serenissimo Carlo Emanuel quando il tempo ce lo permetta”. Via Po è dunque l’asse portante attorno al quale è stato pianificato e realizzato, dal 1673, il secondo ampliamento della città. Viene ultimata nel 1720: sopra i porticati su entrambi i lati vengono costruite fronti ordinate, tutte della stessa altezza, di tre piani, su disegno di Amedeo di Castellamonte. La via Po terminava nella cosiddetta Piazza d’armi con un'esedra che mantiene la simmetria dei palazzi a tre piani e prefigura già la soluzione che sarà adottata per la piazza nell'Ottocento.

Nell'incisione del 1770 circa una veduta d'insieme della contrada di Po e dell'esedra, in cui viene esaltata l'uniformità e la regolarità delle fronti degli isolati

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