The square and the business center built through two of the most important urban renewal interventions before and after the Second World War
An entire neighbourhood outside the city was demolished to the ground: the area of Ponticello, near Porta Soprana in the first half of the 20th century and the surrounding area of via Madre di Dio in the post-war years. The pre-war "skyscrapers" were the pride of the city in the postcards of the time, while the business center of via Madre di Dio was less successful in terms of image and reviews in the 1970s.
Information curated by:
Isabella Rizzitano (2018-2023)
Geographic coordinates:
44.4053° 8.9355°
Address:
piazza dante
L'ingresso della Galleria Cristoforo Colombo, aperta nel 1937 come nuovo collegamento stradale tra il centro e piazza della Vittoria in una foto scattata tra il 1937 e il '38
Via Madre di Dio prima delle demolizioni. Sullo sfondo, a destra, la caserma dei pompieri oggi distrutta
Il ponte di Carignano, ancora senza le inferiate anti suicidio, e via Madre di Dio sotto agli archi in una cartolina del 1875
Via Madre di Dio demolita dalla costruzione del nuovo centro direzionale negli anni '70 (1978)
Demolizioni e sbancamenti di via Madre di Dio, negli anni '70, per lasciare spazio al Centro Direzionale
Piazza Dante in un'immagine aerea. Spicca al centro il grattacielo Piacentini
Una foto dei fine '800 mostra le alte case che caratterizzavano il quartiere di via Madre di Dio
Particolare di un'immagine che mostra la vita quotidiana in via Madre di Dio negli anni '60
Via dei Servi, negli anni '50. La strada collegava il borgo dei Lanaiuoli a via Madre di Dio
L'interno della chiesa dei Servi, distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Rivista del Comune” Estratto del fascicolo di Settembre 1943 n. 9 anno XXIII.
Rivista del Comune” Estratto del fascicolo di Settembre 1943 n. 9 anno XXIII.
Il progetto del piano regolatore per la costruzione di piazza Dante con conseguente demolizione del quartiere di via Madre di Dio
L'immagine mostra gli alleati intenti a bombardare il Grattacielo Piacentini, ritenuto simbolo fascista e per questo oggetto di bombardamento
La mappa, datata 1913, mostra il borgo dei Lanaiuoli ancora esistente. Nel giro di cinquant'anni il quartiere sarà smembrato per fare posto a piazza Dante e al centro direzionale
La cartina della fine dell'800 evidenzia le tre zone: in rosso il Borgo dei Lanaiuoli, in giallo via dei Servi e in verde via Madre di Dio
Carri e cavalli e un brulicare di persone con il barchile oggi spostato. Ecco piazza Ponticello. In fondo, la casa ad angolo abitava Carlo Noceti, il fabbro che ruppe le catene del porto di Pisa nel 1290
L'immagine mostra la futura piazza Dante, ancora animata dal brulicare della vita nel borgo dei Lanaiuoli. Sulla destra, il tratto finale dei portici del palazzo del Credito Italiano.
Gli scavi per la realizzazione di via Dante nel 1935 in una cartolina non circolata.
La costruzione della Torre Piacentini, realizzata dove sorgeva la zona di Ponticello
Via Madre di Dio durante le demolizioni per la costruzione del nuovo quartiere
La Torre Dante Due e la Torre Piacentini, costruite nella seconda metà degli anni '30
Le demolizioni negli anni '70, sullo sfondo il grattacielo Piacentini in piazza Dante
Una cartolina mostra la chiesa dei Servi tra via Fieschi e il borgo dei Lanaiuoli. La parte inferiore risulta transennata, al momento della foto, infatti, si stavano realizzando i lavori per la costruzione del grattacielo Piacentini.
Nell'immagine la facciata della chiesa della Madre di Dio dopo la Seconda Guerra Mondiale. La facciata è ancora oggi visibile.
La casa natale di Nicolò Paganini, distrutta durante la demolizione del quartiere di via Madre di Dio. Si trovava in vico del Colle di Gattamora.