Di Michelangelo Garove da Archivio di Stato di Torino
All'inizio del Settecento viene ipotizzata un'espansione della città verso ovest, contestualmente allo spostamento delle mura e al completamento della mandorla, il nuovo sistema difensivo con forma ellittica che in questa parte di città avvenne tardivamente, a causa della vicinanza della Cittadella. L'incarico viene affidato a Michelangelo Garove, il quale prevede una lottizzazione di isolati, con sfruttamento dei terreni a favore di nuovi insediamenti di edilizia privata. Viene dato maggiore rilievo all'asse delle vie delle Patte e del Senato (attuali via del Carmine e Corte d'Appello) attestato sulla Porta Susina. Il piano di Garove non prevede nessuna piazza all'interno del nuovo ampliamento.
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