Il monumento viene inaugurato nel 1853, come segno di presenza di una cultura popolare non religiosa, a due passi dalla Consolata, luogo sacro della devozione torinese. Un'epigrafe incisa sul basamento ne spiega l'origine: “Abolito da Legge IX Aprile MDCCCL il Foro ecclesiastico, popolo e municipio posero IV Marzo MDCCCLIII”. Il foro ecclesiastico a cui si fa riferimento era un tribunale che sottraeva alla giustizia dello Stato gli uomini di Chiesa per le cause civili e anche per i reati comuni (compresi quelli di sangue).“
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