La piazza ospita l'obelisco nel 1851

La storia di questo obelisco affonda le sue origini in un pacchetto di leggi promulgato dal Regno di Sardegna nel 1850, che portano il nome del promotore, il ministro della giustizia piemontese Giuseppe Siccardi. Possono essere considerate “anticlericali” perché abolivano alcuni privilegi goduti fino ad allora dal clero cattolico: in particolare il foro ecclesiastico, il diritto di asilo e la manomorta (che indica l'inalienabilità dei possedimenti cattolici da parte dello Stato). La legge Siccardi consolidava così i principi di laicità dello Stato liberale del periodo di Cavour. Nel 1851 la Gazzetta del Popolo, giornale laico nato con il movimento che portò alla Costituzione, sosteneva l'iniziativa di creare un monumento per celebrare queste leggi e l'obelisco veniva progettato dal pittore Luigi Quarenghi.

Cartolina d'inizio '900

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