Di Romyn de Hoog da Ada Peyrot, Vittorio Viale, Immagini di Torino nei secoli, Torino 1973
Il filtro che divide la piazzetta reale dalla Piazza del Castello sembra voler separare un luogo di comportamenti rituali e regolati dal protocollo del Re da un altro caotico e privo di regole, almeno a quanto risulta dalle rappresentazioni che ne fanno gli incisori di stampe popolari. In realtà il porticato disegnato da Carlo Morello del 1622, in prosecuzione dei portici di Vitozzi, intendeva accentuare l'omogeneità e la continuità della piazza. La sua funzione era di accogliere il corpo di guardia del palazzo in occasione delle festività e in particolare della fastosa cerimonia dell'Ostensione della S.Sindone. Il porticato in muratura viene distrutto da un incendio a inizio '800 e sostituito da una cancellata in ferro battuto, su disegno di Pelagio Pelagi, con le due statue equestri dei Dioscuri all'ingresso.