A guidare il feudo di Montalenghe si avvicendarono diverse famiglie, nel corso del tempo. Una di loro erano i San Martino, divenuti protagonisti di una vicenda tristemente cruciale per la storia del paese: si tratta dell’assalto al Castello di Montalenghe, mosso dai ghibellini Valperga Biandrate nel 1339. Questi ultimi, residenti nel borgo di San Giorgio, insorsero contro i feudatari di Montalenghe (accusati di prevaricazione) e fecero una strage degli abitanti. Il conte di San Martino, non avendo più i mezzi per riconquistarla, pattuì la consegna della fortezza, che passò ai conti Biandrate di San Giorgio nel 1360 e, successivamente, ai Marchesi del Monferrato. Nel 1695, Montalenghe si reggeva ancora come feudo: fu prima acquistato come contado da Marco Francesco dei Balestrieri d'Asti e poi, con lo stesso titolo, passò ai Negri di San Giorgio.