Di Rolando Argentero
Grazie alla sua posizione e composizione strategica, nel tempo il comune fu sempre un centro abbastanza popoloso. Nel corso del Novecento, le due grandi guerre registrarono molte vittime e alcuni autoctoni emigrarono altrove, rincorrendo la voglia di città in cerca di fortuna; nonostante ciò Bollengo fu popolata da migranti di differenti paesi nazionali e internazionali che sostituirono, in parte, gli abitanti. Confinando con Ivrea, con l'arrivo di Camillo, e poi Adriano, Olivetti e dei loro interventi, il paese diventò praticamente periferia di Ivrea; venendo designato come luogo residenziale per i nuovi impiegati e le loro famiglie.