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Le risorse naturali del territorio: l'argilla

La presenza sulle colline di Castellamonte di un’ottima argilla, ha consentito lo sviluppo di una lunga tradizione nell’arte vasaria per la produzione di stoviglieria, di rivestimenti refrattari, di piccoli e grandi oggetti di uso comune. Le cave più grandi sono tutt'ora collocate nella zona compresa tra le frazioni Campo, Filia e Sant'Anna; in questi territori la terra veniva estratta, macinata e successivamente l'argilla così ricavata veniva confezionata in panetti destinati alle fornaci. Un tempo erano visibili sulle alture, nei pressi di Castellamonte, i “castelletti”, rilievi formati da strati di argilla e terra, oggi ormai quasi scomparsi a causa di processi estrattivi invasivi. A seguito della costruzione del canale di Caluso, a Castellamonte aumentavano le fornaci lungo il suo tracciato e si diffondevano i "terraglieri", artisti dedicati alla lavorazione della terracotta.

La stratificazione complessiva dei castelletti di Castellamonte. (da fotografia di V. Besso)

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