da Archivio di Stato di Torino
Nel 1705 Agliè subiva un’altra invasione delle truppe francesi che lasciavano il Canavese solo nel 1748, con la Pace di Aquisgrana. Negli anni successivi, il feudo veniva venduto da Carlo Emanuele III al duca del Chiablese e da allora la storia di Agliè si lega definitivamente a quella di Casa Savoia che la "accoglie" tra le sue delitie. Il paese da i natali ad un grande interprete dell'architettura barocca, Costanzo Michela: negli anni Trenta del Settecento progetta la chiesa di Santa Marta, con la bellissima facciata concava in mattoni, che spicca nell'abitato di case basse del paese. Michela progetta inoltre la chiesa della Madonna delle Grazie nella collina fuori dal centro abitato ed alcuni, rari altri gioielli di architettura barocca nel vicino canavese.