Di Giovanni battista Borra da Ada Peyrot, Vittorio Viale, Immagini di Torino nei secoli, Torino 1973
L'intervento dell'architetto regio Benedetto Alfieri cancella l'individualità del palazzo civico definita dal disegno del Lanfranchi. Si passa dall'architettura secentesca con le sue sette finestre per piano a quella settecentesca delle ben tredici finestre! L'ampliamento avviene con la realizzazione di due ali parallele su via Dora Grossa e via Corte d'Appello che determinano sulla piazza un fronte più esteso e il porticato del piano terreno che prosegue nei lati; i portici e i cornicioni dei palazzi perimetrali si inseguono alla medesima altezza e si annullano così le ultime tracce del centro della città medievale. Il perfetto disegno di Alfieri riporta anche in questa parte della città la riconoscibile cortina uniforme dell'architettura sabauda. (vedi POI via e piazza palazzo di Città)
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