Il significato delle esposizioni, malleabile e mutevole, continuò a cambiare negli anni, in base a ciò che esse potevano significare per l'Impero e successivamente per il Regno Piemontese e poi Italiano.
L'illuminazione elettrica nel recinto dell'Esposizione. Xilografia su disegno di Carlo Chessa, in "Torino e l'Esposizione Italiana del 1884"