Giulio Ometto conosce Pietro Accorsi a Torino, in occasione della grande mostra dedicata al Barocco Piemontese, nel 1963. Collaborerà con lui per 19 anni, fino alla scomparsa del grande antiquario. Nel 1983 diviene Presidente a vita della Fondazione costituita per volontà di Accorsi, che scrive nel suo testamento: “Grazie al tuo sapere e al tuo gusto, quanto farai per Torino sarà una cosa stupenda”. Con l'inaugurazione e l'apertura al pubblico del Museo di Arti Decorative, nel dicembre 1999, Giulio Ometto rende le collezioni di Accorsi accessibili al pubblico. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2019, la collezione d’arte personale è confluita in quella del Museo.
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