Il luogo in cui oggi sorge il Castello corrisponde al sito dell’originario monastero. Dell’edificio ecclesiastico restano solamente la torre campanaria e pochi tratti murari, in particolare quelli che si affacciano sulla piazza dell’ex torre campanaria. È probabile che esistesse una precedente fondazione monastica longobarda, testimoniata dal culto di Santa Giulia (la cui devozione fu diffusa nell'Italia settentrionale proprio dai Longobardi), oggi patrona del paese. Infatti, nei documenti medioevali e di età moderna si trovano riferimenti al Monastero di Santa Giulia "vallis Burmide". Solo dal 1863 venne aggiunto il toponimo "Bormida".
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