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I Palma di Cesnola divengono alla fine del XVIII secolo proprietari del Castello ricostruito e, in piena Restaurazione, trasformano i merli delle mura da ghibellini in guelfi, mediante il riempimento della “coda di rondine”. E' probabilmente un atto di allineamento ai Savoia, ormai lontano dai vivi conflitti medioevali che avevano scatenato la contesa tra papali e imperiali.
Nel disegno di Alfredo d'Andrade si legge la traccia dell'intervento in parte caduto. D'Andrade all'inizio del 900 è responsabile della cura dei monumenti in Piemonte e Liguria, è il primo a studiare a fondo le testimonianze del pasato e conduce numerosi restauri, seguendo iprecetti di Viollet LeDuc.