Villa Manin Este

Particolare dalla carta tecnica regionale, in cui è evidente l'importanza del luogo (cerchiato in rosso) per la difesa dell'accesso est della città medioevale (cerchata in viola), lungo le strade tutt'oggi percorse.

Particolare della rappresentazione della Cittàdi Este, Girolamo Franchini, 1775, con Villa Manin nell'ansa del Canale Bisatto

Particolare del Ponte delle Grazie con la Villa Manin nell'incisione di G. Franchini, 1775. La freccia indica un edificio (oggi scomparso) preesistente alla villa, che forse derivava dalla difesa medioevale del Ponte

Nel disegno, senza data e autore, probabilmente redatto per il progetto di recinzione (sec. XIX) si nota che la barchessa lungo il canale, segnata "Granari Manin" non è evidenziata: segno della sua alienazione, probabilmente insieme ai campi .

Particolare del Catasto Austriaco, 1845 (uguale a quello1813). Da notare il verde, forse riservato ai giardini di pertinenza degli edifici ritenuti "urbani". Giardino e broli di Villa Manin sono ancora ritenuti pertinenze rurali di una villa di campagna

Da Google earth

L' incisione di Coronelli, nel suo catalogo di ville venete del 1711, testimonia la tipologia modello che risulta tutt'oggi dalla architettura e dalla gestione delle pertinenze a giardino

Il progetto della villa è competamente integrato con quello della sistemazione dell'area di ingresso: un giardino che valorizza l'edificio come un palazzo urbano privilegiato, senza alcuna concessione alle attività produttive, praticamente assenti

In una bella recinzione ottocentesca, con i caratteri della villa urbana, polarizza l'attenzione il cancello di ingresso principale, con grandi marmi di figure femminili che si stagliano sul verdenero degli alberi e il doppio filare del giardino.