Icona della Categoria "Sec.XV"Duomo di San Giovanni Battista Torino

Duomo di San Giovanni Battista

Dal complesso religioso fondativo alla Cappella della Sindone. Durante il corso della storia, Il Duomo di Torino diventa il simbolo dell'unità tra Chiesa e Regno.

Il Duomo si erge sul sito delle basiliche paleocristiane, al lato del teatro romano; la sua costruzione viene continuata durante il periodo del Rinascimento e così rimane. Gli si costruisce accanto il Palazzo Reale e tra i due si incastona la cappella della Sindone; mentre sul teatro, accanto al campanile, si allunga la "Manica nuova" del Palazzo. Il complesso religioso fondativo è stato così nei secoli, circondato e integrato dal sistema delle architetture simboli del Potere Reale, in una straordinaria sintesi tra Chiesa e Regno.

Informazioni a cura di:
Gloria Corda, Maria Pia Valetto, Staff Landscapefor (2015-2024)

Coordinate geografiche:
45.07338° 7.68525°

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Nella foto, da google earth del 2016, la Sindone ancora incapsulata nelle impalcature del lunghissimo e sventurato restauro, assomiglia davvero ad un perno attorno al quale gira tutta l'architettura aulica del complesso.

L'immagine ricostruisce le planimetria originali del periodo Paleocristiano e i secoli di fondazione: da sinistra S.Salvatore, a destra S.Maria, al centro il Battistero di S.Salvatore, che si sviluppa poi in S.Giovanni.

Dopo la costruzione della cattedrale, nella zona si è insediato anche l'arcivescovo di Torino, costruendo il suo palazzo accanto alla chiesa (non oltre il 1517), donando alla zona un'importanza tutta nuova. Ma un evento che si rivelò decisivo per le trasformazioni seicentesche del duomo torinese, era la decisione di Emanuele Filiberto di Savoia di trasferire la Sacra Sindone da Chambéry a Torino nel 1578. Quando i Savoia a loro volta si trasferirono nella città, scelsero proprio quest'area, c...

Demolite le antiche chiese, l'aspetto attuale del Duomo è costruito per volontà del vescovo Domenico Della Rovere. Il progetto è realizzato tra il 1491 e il 1498, e i duchi di Monferrato, allora regnanti a Torino iniziavano la costruzione che terminava nel 1505. Nello stesso anno la Chiesa veniva consacrata. Cura il progetto Amedeo da Settignano, che aveva lavorato anche in cantieri romani. Il Duomo porta le forme rinascimentali più affermate nella città piemontese (evidente il modello della ...

Dopo il susseguirsi di diversi progetti di dei Castellamonte (Carlo e Amedeo) e di Bernardino Quadri, nel 1667 viene incaricato ai lavori Guarino Guarini. A lui si deve l'aggiunta della cappella della Sacra Sindone che collega la cattedrale al Palazzo Reale. Egli concepisce non una cupola "tradizionale", ma lavora creando continuità, creando una Cappella che va oltre le aspettative. La Cappella sbuca fuori dai tetti e si innalza con potenza dal Palazzo Reale. Creata con marmi scuri alla bas...

Nella notte di venerdì 11 Aprile del 1997, un incendio si sviluppò nella Cappella della Sacra Sindone, diffondendosi nella cappella sinistra e nel torrione destro del Duomo e distruggendo alcuni quadri preziosi. I vigili del fuoco riuscirono a domare il fuoco solo la mattina seguente. La Sacra Sindone tuttavia ne uscì illesa, in quanto venne spostata nel 1993 per permettere i lavori di restauro nella Cappella.

La facciata del Duomo si erge al di sopra di una scalinata ed è in marmo bianco, ha 3 portoni, di cui il centrale è il principale. Sopra la facciata è presente un timpano affiancato da due volute. Dietro sono invece presenti la cupola di San Giovanni e la Cappella del Guarini. Nella arte sinistra dell'edificio è presente un campanile in stile romanico che viene edificato nella seconda metà del Quattrocento, rimaneggiato durante il XVIII secolo su progetto di Filippo Juvarra.

Il marmo bianco che omogeneamente è stato utilizzato per la facciata non viene da Carrara come per le chiese toscane, ma da Bussoleno, in Val di Susa. I tre portali monumentali sono scolpiti con elementi profani: grottesche, candelabri e trofei classici, accompagnati a figure di angeli: uno strano effetto di classicità per Torino, sottolineato dai caratteri lapidari romani che sormontano gli archi. Evidentemente la presenza dei resti romani deve aver influito sulle scelte dell'architetto e...

Architettura / L'interno imponente

Le cappelle che si intravedono hanno decorazioni e stucchi che si contrappongono alla semplicità della navata centrale.

Architettura / Il campanile "nuovo"

L'incisione di Bernhard Werner, pur essendo del 1730, mostra ancora il campanile (a sinistra) nello stato precedente all'intervento juvarriano.

Progetti / Un Duomo mostruoso

Spicca il progetto di facciata di Catelli, del 1651, che pare un esercizio neogotico di addobbo della facciata esistente, con un risultato impressionante.

Non solo dalla sezione ma anche dalla pianta di Alfieri emerge il delirio di onnipotenza che pervade l'architetto, che pensa di demolire un intero quartiere della città per dotare il Duomo di una piazza geometricamente perfetta e magniloquente.

Uno schema progettuale di Canina, del 1850. Da notare il Duomo esistente, ridotto ad un ruolo ancillare, specchiato con un analoga facciata a occidente della piazza.

La prima pagina della Stampa di Torino annuncia i funerali dell'Avvocato Agnelli

Particolari / La Sacra Sindone

La sacra sindone, attualmente situata nel Duomo di Torino

Nel 1909 i lavori accanto al Duomo rivelano le tracce delle chiese paleocristiane e tra queste viene alla luce un mosaico bianco e nero con complesse figure storiche o allegoriche di grande potenza evocativa. Parte del mosaico è conservata nel Museo, parte è esposta sottovetro nel luogo del ritrovamento, dietro al Campanile, accanto alla Porta di ingresso secondario al cortile del Palazzo Reale.

Nel 1996, durante lo scavo per la ripavimentazione della piazza san Giovanni, nelle cantine demolite di un'ala del Palazzo Vecchio di San Giovanni, sono emersi, ben sistemati in una buca due vasi pieni di monete di Savoia, Francia, Portogallo, Milano, Asti, Genova, Casale, Mantova, Lorena e San Gallo. Oltre a circa 6500 monete in biglione ormai conglomerate. Il piccolo tesoro è stato occultato dal proprietario durante il primo turbolento periodo dell'occupazione francese a Torino (1536-38), ...

Particolari / La Madonna Grande

Si chiama così la prima cappella della navata destra dove è custodita la statua quattrocentesca in terracotta detta anche Beata Vergine della Neve o Beata Vergine parrocchiale. La statua infatti si trovava in precedenza nella basilica paleocristiana di Santa Maria de Dompno che fu anche parrocchia, demolita nel XV secolo per la costruzione dell'attuale cattedrale. La devozione a questa immagine di Maria è più antica di quella della Consolata, patrona della Città.

L'insieme decorativo con il polittico al centro e le tavolette inglobate nell'architettura della cappella

Realizzata nel 1835 dal pittore vercellese Luigi Cagna per volere del re Carlo Alberto, è collocata sulla controfacciata della cattedrale ed è imponente tanto da raggiungere il peso di 900 kg. A testimonianza delle complesse opzioni del Re, tra cultura e religione, si tenga conto della collocazione originaria scelta: un salone di Palazzo Reale in cui il Giovedì Santo Carlo Alberto compiva il rito della Lavanda dei piedi per 12 poveri.

Papa Francesco in preghiera davanti alla tomba di Frassati

Racconti / Il Museo Diocesano

L' ingresso è in piazza S. Giovanni a destra della facciata. Il nuovo allestimento offre il percorso archeologico e quello sulla storia della Chiesa di Torino

Racconti / Vista stupefacente

Il centro di Torino ha mantenuto la storica omogeneità delle altezze degli edifici, regola che consente ai pochi (per ora) beni monumentali più alti di emergere in modo ancora distintivo

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