Icona della Categoria "Sec.XVIII"Il Cabannun Campomorone

Il Cabannun

Detto anche "Fabbrica di Peschiere" è il simbolo della fervente attività che animò Giacomo Balbi.

Un edificio che era perno centrale dell' attività della famiglia Balbi, oggi funge come antica testimonianza ed è un importante punto di incontro per il comune.

Informazioni a cura di:
Raytrayen Beakovic Lauria (2021-2024)

Coordinate geografiche:
44.507° 8.8942°

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Indirizzo:
Giardini G. Dossetti, Campomorone, 16014

Tag:
#fabbrica, #paesaggio-attivo, #edificio, #giacomo-balbi.

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Se si prova a pensare al Cabannun nel suo contesto urbano del XVIII secolo, considerando la sua posizione sopraelevata rispetto alla Saliera, è evidente che la costruzione poteva costituire un bel colpo d’occhio per coloro che arrivavano a Campomorone. Tutt'oggi rimane imponente su tutto il centro abitato del paese

Una vasca dei giardini di Palazzo Balbi

Il Cabannun durante un evento serale estivo

Architettura / Un'architettura militare

La facciata del Cabannun

Architettura / L'esterno dell'edificio

L'esterno dell'edificio e l'anfiteatro adiacente

Architettura / La parte superiore

Nella parte superiore l’edificio mostra ancora tracce di tre finestre per lato. È certo che esistesse un soppalco in legno a sette metri di altezza in cui venivano ospitati i bozzoli (localmente chiamati "cocchetti") dei bachi da seta. La parte più elevata presenta un aspetto merlato; tutto l’edificio è intonacato con un motivo geometrico e originariamente venne dipinto in colore rosa. Il tetto doveva essere stato costruito in legno e ardesia. La costruzione a lato doveva contenere una scal...

Architettura / I due ninfei

I due ninfei hanno un’abside di profondità pari a mezzo metro, sono larghi quattro metri e alti sette. Sono stati costruiti in travertino e decorati con materiale derivante da forni, scarti di lavorazioni metallurgiche di ferriera in colore verde e nero, gesso naturale (proveniente da Piovera in provincia di Alessandria), ostree, ciottoli di mare o del Ticino, in colore scuro o verde chiaro. Il pavimento era lastricato.

la facciata imponente del Cabannun

Particolari / Le vasche sottoterra

Le navate presentano due grandi vasche, ora interrate, di dimensioni pari a diciannove metri per cinque e profonde quattro metri. Nelle vasche, che ospitavano trote, carpi, barbi, la profondità decresceva verso ovest per consentire il deflusso verso il lato orientale, dove si trovava un canale diretto al rio Gioventina. Le due cisterne vennero utilizzate sia come serbatoi d’acqua corrente sia come peschiere d’acqua dolce ed avevano una capienza di 400.000 litri.

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