Il complesso fortificato ha ospitato nei secoli i vescovi e le dinastie che hanno governato Acqui.
E' una struttura fortificata posta nel punto più alto dell’abitato e prende il nome dalla dinastia che mantenne il dominio sul Monferrato nei secoli del Medioevo, fino all'inizio del XVI secolo, quando gli succedettero i duchi di Mantova e poi nel Settecento, i Savoia. In quel secolo venne adibito a carcere cittadino. Da alcuni decenni ospita il Civico Museo Archeologico. È inserito nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte ed è aperto alle visite, così come il parco e il giardino botanico “Birdgarden”, una vera e propria oasi verde che annovera ambienti arborei e floreali differenti all’interno dei quali hanno trovato rifugio diverse specie di uccelli.
Informazioni a cura di:
milli paglieri, Setareh Pedone (2019-2025)
Coordinate geografiche:
44.6737° 8.4723°
Indirizzo:
CASTELLO DEI PALEOLOGITag:
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Nel dipinto di fine Ottocento si coglie la fitta composizione di strade e edifici della cittadina, fino al castello, nel punto più alto. Sono riconoscibili i monumenti principali. Nella piazza, dietro il palazzo comunale, salgono i fumi della Bollente.
La prima cinta muraria del xi secolo comprendeva soltanto il castello e una piccola parte del borgo adiacente.
Le mura del castello, così come quelle più estese intorno alla città, vengono ripristinate diverse volte nei secoli, a seguito dei numerosi assedi.
Nel disegno di Feroggio conservato all''Archivio di Stato di Torino, il progetto di modifica delle murature del castello per la nuova destinazione a carcere.
Il progetto di ampliamento e sopraelevazione delle carceri di Giovanni Battista Feroggio.
Una vecchia cartolina dell'atrio e giardino, da dove oggi inizia la visita del castello: il museo archeologico, le antiche carceri e il rifugio antiaereo.