Carlo Chevallard (Torino, 1913-1974), dirigente di un'azienda metalmeccanica di medio-piccole dimensioni, impiegata nelle produzioni belliche durante la guerra.
-13 Luglio 1943 [...] Torino stanotte ha subito una violentissima incursione, effettuata, sembra, da bombardieri americani: violentissima perchè equuivalente ad almeno tre o quattro delle pur già terribili incursioni d'inverno. Lo spettacolo di torino è il solito spettacolo di incubo dell'indomani delle incursioni: gente errante per le strade con carichi di masserizie, mancanza totale di tram, fumigiar d'ingendi da tutte le parti, zampilli d'acqua in mezzo alle strade. Colpiti gravemente diversi stabilimenti: la Ceat, la Incet, la Fiat Grandi Motori, [...]. Vittime molto numerose perchè sono state colpite la zona collinare e la zona di Po, che finora erano state risparmiate. Inoltre, siccone l'allarme è stato dato pochi minuti prima dell'arrivo degli aerei, molta gente che attraverso il Valentino e il ponte Isabella si dirigeva verso la collina è rimasta vittima delle prime bombe. Più gravi i danni al centro: Palazzo Chiablese, la chiesa di S.Teresa, [...]. La "Gazzetta del Popolo" non è uscita; è vietato l'uso del gas per timore di scoppi [...].