Misure difensive della città

Dall'autunno del 1942 iniziò il grande ciclo di bombardamenti su Torino che mise drammaticamente in evidenza la precarietà delle misure difensive della città e la scarsità di rifugi antiaerei adeguati. Ne è prova il fatto che oltre un anno dall'inizio della guerra si continuarono a scavare migliaia di metri lineari di trincee sul suolo cittadino allo scopo di difendere la popolazioni dalle incursioni nemiche, e solo nel dicembre del 1941 vennero demolite causa la loco completa inefficacia. Sommando la capienza di tutti i rifugi, privati e pubblici, presenti a Torino risulta che solo il 15% della popolazione poteva considerarsi al riparo durante i bombardamenti.

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