Museo Etnografico della civiltà contadina - Ass. Ursaria Amici del Museo Orsara Bormida

Le esemplarità e metamorfosi di fogge e materiali propri della diacronia bisecolare, sono contestualizzate in aree tematiche: la cantina e la dotazione vinaria con la botticella lignea per peperoni sotto graspo; la stalla come spazio di allevamento e cura del bestiame, deposito di giochi per carri agricoli, luogo di veglia della famiglia; la fucina del fabbro – maniscalco con l’enorme mantice, gli attrezzi e la produzione; il bancone attrezzato del falegname, all’occorrenza anche bottaio e carradore; i cesti dell’ultimo cestaio del borgo; la barberìa con l’elegante toeletta che sostiene il catino e la brocca smaltati, le candele ai lati dello specchio e la dotazione di pennelli, spazzole, pettini; la calzoleria identificata dal dischetto attrezzatissimo, una lunga teoria di zoccoli per tutte le età, il libro mastro per il saldo annuale dai clienti. Nell'imponente dotazione di attrezzi agricoli artigianali, da decenni desueti, sono esposti ferri per zoccoli del bue, bidenti, ancole e lacci giogali, cote e portacote, moscarola, trappole, emine, macchine lignee a stantuffo per zolfo e verderame; strumenti di battitura e ripulitura di granaglie e legumi, la trebbiatrice a mano del primo Ottocento.