La casa contadina

Nella storica casa contadina ricostruita, ogni “pezzo” sorprende. La cucina, allora polifunzionale e centro gravitazionale di vita, propone il camino e la stufa nel doppio uso di mezzi per cuocere il cibo e per il riscaldamento. Ma vi si trovano fusi e conocchie per filare lana e canapa di produzione locale, rudimentali telai lignei per tessere, la prima Tifon per cucire tutto tranne corredi nuziali rigorosamente bianchi e fatti a mano, la tinozza in alluminio per il bucato poi sciacquato nei lavatoi del paese, il semicupio per la pulizia personale, la vaschetta per il bagnetto dei piccoli. Nell' armadio a muro, scaffale e credenzine conservano altre singolari dotazioni storiche della casa quali l’apparecchio per ostie, il vaso di coccio per conservare uova fresche nella calce, le padelle tosta-orzo, la ciotola cattura-mosche, i ferri da stiro con serbatoio per brace, le collezioni di caffettiere, lattiere, saliere, lumi a olio e petroliodi differenti stagioni storiche. La biancheria da casa, l’elegante e imponente collezione di lingerie in canapone, seta, lino, bisso impreziosita e trasformata in morbide sculture da raffinati ricami a mano e abiti da sposa del primo Novecento – con cappelli, velette e mantiglie, guanti e borsette --sono icone di artigianato artistico stupefacenti. Curiosi i presidi igienici bisex e di riscaldamento usati in camera da letto, l’abbigliamento notturno con cuffietta e zuccotto, i corredini neonatale i giocattoli.

Un articolare lavabo

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