La Michela è una macchina fonostenografica inventata nel 1862 da Antonio Michela Zucco, che permette di trascrivere velocemente i discorsi orali. Il sistema si basa su un alfabeto pensato dallo stesso Zucco e composto da segni articolati in linee e punti, a ciascuno dei quali corrisponde un suono emesso dalla voce. Grazie alla macchina fonostenografica chi conosce l’alfabeto è in grado di trascrivere discorsi in tutte le lingue, anche quelle che non conosce. Ogni tasto della macchina corrisponde ai segni di base con i quali si costruiscono le combinazioni, ed è collegato ad un martelletto che imprime il segno desiderato sul rullo di carta. In versione aggiornata, è ancora oggi utilizzata nel parlamento italiano.
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