da acquimusei.it
I numerosi frammenti ceramici ritrovati, insieme alla presenza di pozzi, vasche e canalette di scolo ricollegabili al ciclo di lavorazione dell’argilla sono gli elementi che hanno consentito di riconoscere nell’edificio un impianto per la produzione di ceramica. Il materiale rinvenuto, databile tra I e II secolo d.C., ha permesso di stabilire che si trattava di una fornace specializzata nella produzione di vasellame d’uso comune, non particolarmente curato: tegami, pentole, destinati alla cottura e alla conservazione dei cibi, brocche, bicchieri e coppe destinate alla mensa.
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