Sono oggi ancora visibili due ampi tratti distinti della struttura originaria, composti rispettivamente da sette e otto piloni in muratura di pietra, a base quadrangolare. Nel tratto meglio conservato, vicino al greto del fiume Bormida, i piloni, alti circa 15 metri, reggono ancora quattro ampie arcate a sesto ribassato, alla cui sommità era in origine collocato il condotto destinato allo scorrimento dell’acqua, andato ormai perduto. La parte conservata e visibile fino ad oggi, costituiva il tratto terminale dell'opera, costruita in elevato proprio per la necessità di attraversare la valle della Bormida e l’alveo del fiume; era raccordata alla parte sotterranea del condotto, realizzato con ciottoli fluviali e coperto da una volta a botte.
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