Mulino della Restara Este

I mulini costituiscono una presenza importante, citata in tutte le carte.

Nel disegno, del 1540, risulta ancora aperto il canale Monito, che con il Bisatto chiude il cerchio di acque intorno alla città murata. Solo due ponti (alle Grazie e di Porta Vecchia) , oltre che quello al Castello, congiungono Este alla terraferma

Disegno della pianta e dei profili del Bovone della Restara, 1780.

Una foto degli anni 1980, con gli edifici già abbandonati

Le tecnologie del secondo '900 hanno richiesto silos e fabbricati di grande altezza (quelli in secondo piano), che alterano lo skyline tradizionale dell'area, sino ad allora più legata all'acqua che al cielo. Quando la fabbrica viene dismessa rimane solo l'impatto visivo del grande volume ormai inutile.

Nell'assonometria dei progettisti il confronto tra esistente e progetto da nord

Nell'assonometria dei progettisti il confronto tra esistente e progetto da ovest

L'obiettivo della committenza privata a mantenere il volume preesistente pesa in modo evidente sulla sistemazione degli spazi residenziali, con distanze così ridotte tra gli edifici che producono affacci sacrificati, almeno ai piani inferiori.

Come si vede l'intenso lavoro di progetto è indirizzato a dimostrare la somiglianza dell'intervento ricostruttivo con i volumi industriali preesistenti, tralasciando il tema della incongruenza dei volumi industriali rispetto al contesto.

Il rapporto con il fiume si è completamente normalizzato: gli edifici sembrano allineati su fronti rispetto al Bisatto, del nodo idraulico in superficie non rimane traccia e dei mulini resta solo l'anomalia dei volumi residenziali maggiori di quelli dell'intorno.

I volumi residenziali, che hanno massimizzato le dimensioni degli edifici industriasli preesistenti, incombono particolarmente sulla chiesa del Carmine, anche per un effetto di allineamento che prima era ridotto dalla presenza delle acque del Bovone e del Canale della Restara in superficie.

Dalla tavola di progetto si riporta il campaniletto della chiesa del Carmine che non risulta dalla tavola dell'esistente, come se fosse da fare.