Di Luca Barello, Andrea Luzi
Il tetto piano, al pari del resto dell’edificio, è stato pensato come un luogo dove sperimentare, in cui le geometrie possano espandersi liberamente: un luogo che diviene un soggiorno "a cielo aperto", diviso in modo equo tra i residenti dell’ultimo piano, con accessi dati da “vertiginose scalette esterne”.