Di Rolfo Davide, Barelli Maria Luisa
È difficile e forse pure fuorviante tentare di leggere l’opera del duo cercando di trovarvi riferimenti più o meno espliciti ad architetture precedenti, tuttavia vi è certezza Luzi, in particolare, sia stato influenzato dalle ambientazioni dei saloni visti nei film americani e di Hollywood, grandi e studiati saloni dalle cui scale «arriva sempre qualcuno». Tali osservazioni conducono a riflettere sul fatto che le contaminazione ed i riferimenti progettuali siano arrivati da campi scientifici che sono sempre stati visti distanti e lontani dall’architettura; questa loro ricerca di “riferimenti altri” potrebbe esser riscontrata nella volontà di sfuggire ad un neorazionalismo «bacchettone». [BR, p.114]