Di Rolfo Davide, Barelli Maria Luisa
Gli interni sono caratterizzati da una intersezione di «ville urbane» sovrapposte, intersezione che favorisce una complessità e che è generata da un attento studio che non è immediatamente percepibile solo dall’osservazione delle facciate. Cinque unità su dodici sono organizzate su più livelli o presentano ambienti a doppia altezza. Nessuno schema planimetrico degli appartamenti viene ripetuto, sono tutti diversi e pensati in base alle esigenze dell’utenza. Questa complessità distributiva si riscontra negli elaborati di progetto, dal momento che gli unici disegni comunali consentiti erano piante e sezioni, essi non sempre erano sufficienti a mostrare queste interconnessioni, inoltre, i secondi livelli degli appartamenti sono stati indicati sempre come piani soppalcati e non come orizzontamenti indipendenti – cosa che in realtà sono – ciò ha contribuito al fatto di aver sempre solo 4 piani indicati rispetto ai 9 che in realtà si possono distinguere.