Di Rolfo Davide, Barelli Maria Luisa
La mentalità che sta alla base dell’impresa non è solo quella del massimo guadagno ma quella del controllo di tutti i rischi tra cui la qualità del risultato, il concetto era quello di assumersi tutti i rischi in prima persona evitando i passaggi con terze imprese e persone. “Noi facevamo case brutte, e mio fratello Angelo aveva detto: bisogna cambiare! […] e abbiamo trovato Jaretti e Luzi” ( conversazione con Giuseppe Manolino, 17 luglio 2014.) Non fu l’impresa a cercare architetti ma bensì i due architetti, in cerca di occasioni lavorative, che si inventarono una operazione immobiliare per tentare di convincere un ipotetico costruttore. In prima fase lavorarono in modo autonomo senza vincoli d’impresa che li portarono a pensare soluzioni innovative e non convenzionali.
[BR, p 74]