Ottenute le necessarie autorizzazioni, il 17 luglio 1926 mons. Baloire firmò il contratto con il Municipio di Torino per l’acquisto dei primi 5.000 metri quadrati di terreno, pagabili in 5 anni. Quest’area verrà in seguito aumentata fino a diecimila metri quadrati con altri due contratti rispettivamente nel 1928 e nel 1938. Il terreno acquistato era posto all'incrocio di una fitta rete di strade, prospiciente la grande piazza di circa dodicimila metri quadrati. Trovato il terreno, cercò un architetto che garantisse di dare ad un edificio di mattoni un'anima tale da trasformarlo in un “tempio monumento bello per l’arte e raccolto per la preghiera”. La scelta cadde sull'architetto Giulio Valotti, salesiano, che già aveva progettato opere importanti. Mons. Baloire fu così in grado di presentare sul bollettino del gennaio 1927 il primo disegno della facciata e la planimetria della futura chiesa (che verranno però leggermente modificati durante la costruzione).