Di G. Franchini
Alla fine del 1700 la villa appare nella sua forma attuale con cuspidi ornamentali sul tetto, le adiacenze allineate a levante, la barchessa vicino al canale e con il basso muretto verso via Canevedo, a recingere un grande lotto sino al Canale Bisatto, diviso tra brolo e pertinenze degli edifici, tutti senza alberature. l
Particolare del Ponte delle Grazie con la Villa Manin nell'incisione di G. Franchini, 1775. La freccia indica un edificio (oggi scomparso) preesistente alla villa, che forse derivava dalla difesa medioevale del Ponte
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