Un oratorio e una confraternita

L’oratorio di Sant’Antonio Abate di Ricaldone è ubicato in Via D’Alanconio, presso la chiesa parrocchiale e subordinata ad essa; inizialmente fu eretto sul fianco orientale della chiesa, successivamente nella prima metà del Settecento i Gandolfi (feudatari di Ricaldone) trasferirono la propria residenza dall’antico castello di origini militari, che sorgeva di fianco alla chiesa parrocchiale, alla dimora signorile ancora esistente. Sul sito dell’antico castello, che era stato demolito, fu costruito verso il 1740 l’attuale Oratorio della Confraternita di Sant’Antonio Abate, utilizzando in parte il materiale di risulta del precedente oratorio di proprietà della Confraternita. Tutt’oggi l’oratorio si trova tra l’edificio della canonica ed un’abitazione privata con buona parte dei fianchi e della parte absidale che si sviluppano lungo la profonda scarpata che confluisce nella sottostante Via Barbacani. A quel tempo i confratelli erano circa 200, seguivano la regola di Milano e la loro divisa era costituita da una cappa bianca di tela con il cappuccio che copriva tutto il corpo. La principale fonte di reddito della confraternita era il ricavato della vendita del grano, che veniva raccolto tramite una colletta. Tali fondi venivano utilizzati per l’acquisto di cera per l’illuminazione e per stipendiare un cappellano per le messe e per l’assistenza alle processioni. Con il tempo però la confraternita divenne proprietaria di immobili (prevalentemente fondi agricoli), che concedeva i

La facciata dell’Oratorio (1740 circa)

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